• Dom. Ott 6th, 2024

Vista dell’insediamento dall’alto
Articolo scritto il 23/12/23

Nota di aiuto: per la comprensione di termini tecnici consulta il Glossario dei termini urbanistici

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Le attività lavorative nell’area ex PIC Italia (acronimo di ‘Pig Improvement Company’, società per il miglioramento suinicolo), sono cessate intorno al 1990 e da quella data, fino ad aprile 2023 (inizio lavori di insediamento del centro commerciale Coop Centro Italia) la zona non ha subito alcun intervento.

Il progetto che qui presentiamo è l’ultima versione di un iter iniziato nel 2008 dallo Studio ARAUT, responsabile arch. Anacleto Cleri, e conclusosi nel 2021 con il Permesso di Costruire N°75 del 1 dicembre 2021, ma che non sarà realizzato a causa di ulteriore variante presentata nel 2022 dall’arch. Paolo Vinti per conto della committenza (vedi articolo 2022 – Ex PIC – Progetto P. Vinti). L’iter progettuale è riepilogato nel documento “Approvazione_istruttoria-26-2 – aprile 2019” scaricabile più avanti.

In questo articolo pubblichiamo alcuni stralci dalla relazione illustrativa, planimetrie, tavole e immagini del nuovo insediamento con fotoinserimenti che mostrano il paesaggio urbano prima e dopo gli interventi ed un quadro significativo sugli effetti socio-ambientali derivanti dall’attività commerciale.

Infine sono scaricabili, a fine articolo, i documenti che riteniamo più importanti del progetto e rimandiamo al sito del comune da dove è possibile scaricare l’intera documentazione: https://www.comune.bastia.pg.it/c054002/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/G5XpnM0TUUT0-A

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Stralcio da Relazione Illustrativa
da “18009_17_01-r-relazione-illustrativa-maggio 2017”
[…]
Assetto Urbanistico
Il nuovo assetto urbanistico consiste sostanzialmente nella revisione della sagoma della zona edificabile posta all’interno del comparto D1, senza modifica né della superficie totale (fissata in mq 29.000 come nell’attuale PRG) né dell’indice edificatorio (che rimane anch’esso invariato).
Il nuovo Ambito di intervento ricomprende l’area D1, le aree circostanti ed in prossimità della SS75 destinata a verde pubblico, le aree previste per l’adeguamento viario di PRG ed in vincolo stradale. La perimetrazione del nuovo Ambito tiene conto del rilievo dello stato dei luoghi salvaguardando tutti i confini consolidati esistenti. La necessità di demolizione dei corpi di fabbrica posti a ridosso del fiume Chiascio e l’intenzione di favorire le opere di arginatura per la messa in sicurezza della fascia fluviale ha dato l’opportunità di liberare l’area destinandola ad un più congruo uso di verde pubblico (l’attuale previsione di PRG la conservava come edificabile) ed ha determinato la scelta di rilocalizzare le destinazioni d’uso delle aree interne all’ambito D1 che conseguentemente subisce una variazione di contorno.
Il nuovo comparto D1 proposto si avvantaggia di una maggiore presenza di Verde pubblico e della razionalizzazione delle aree edificabili che vengono concentrate in posizione baricentrica e con un utile accorpamento delle funzioni (relazione tra le parti, parcheggi ed aree libere poste a servizio, nodi di accesso).
A seguito della richiesta della Soprintendenza si è provveduto all’ampliamento della zona di verde adiacente al fiume Chiascio ottenuto con la traslazione dell’edificato verso la via Moncioveda.
Individuazione del verde pubblico all’interno dell’AMBITO D1 di intervento
PRG vigente Proposta di variante al PRG

Il disegno urbano
I criteri “compositivi” e di assetto del comparto sono informati dalla scelta di perseguire i seguenti obiettivi:
• orientare l’insediamento tenendo presente anche la “trama” urbana di contorno, gli allineamenti dell’edificato esistente sulla viabilità di bordo (via IV novembre) i “segni” determinati dalla presenza della superstrada e dai corridoi di collegamento con l’area fieristica;
• limitare l’impatto visivo dell’edificato creando un forte effetto di osmosi tra tutte le aree libere di contorno e abbassando la quota di imposta dei fabbricati che nella versione precedente era correlata alla via IV Novembre;
• concentrare nella zona a ridosso del fiume Chiascio la presenza del verde attrezzato per dare continuità al percorso di parco fluviale e realizzare un qualificato nodo di testata dello stesso. Per tale scopo si è previsto di rilocalizzare il previsto volume (ex corpo C della precedente proposta) in posizione traslata lungo la via Rivierasca;
• intervenire irradiando gli interventi di riqualificazione anche all’intorno, e in particolare ridisegnando il nodo del sottopasso pedonale di servizio all’area fieristica;
• ridurre le volumetrie complessive, per equilibrare il rapporto tra edificato e standard urbanistici di superficie, ottimizzando l’intervento, con indubbia semplificazione sia degli accessi (eliminazione di rampe, innesti, raccordi), la eliminazione di molti nodi di conflitto veicolare, l’assenza di manufatti visivamente ed oggettivamente invasivi (muri di contenimento, parapetti) ed una più ampia disponibilità delle aree scoperte ad essere qualificate con piantumazioni di essenze anche d’altofusto;
• mantenere un forte collegamento anche pedonale tra l’insediamento in oggetto ed il centro cittadino, con interventi diffusi di qualificazione; dello stesso attraverso la realizzazione di un percorso ciclopedonale che affianca via Moncioveta e termina in corrispondenza del sottopasso pedonale del Centro Fiera, la riqualificazione della fonte Moncioveta e la realizzazione di un collegamento verticale pedonale tra l’area D1 e via Moncioveta;
• prevedere l’insediamento di attività commerciali e di artigianato di servizio distinte ma complementari tra di loro e con forte legame funzionale con le attività e le condizioni “strutturali” del luogo (contiguità col centro fieristico, col verde ricreativo e il parco fluviale urbano, con la piazza del mercato e la vicina porta cittadina);
• garantire la massima fruibilità degli spazi esterni e creare la condizione per ottenere ampie superfici, sia coperte che scoperte (piazza interna ed ambiti pavimentati pertinenziali) che possano consentire sia una adeguata e continua animazione dell’ambito urbano, sia ospitare particolari eventi di promozione commerciale e/o ricreativi di più ampio respiro;
• proporre una soluzione architettonica adeguata alla funzione del contesto (nodo di arrivo alla porta cittadina);
• adottare soluzioni tecnologicamente avanzate ed eco-compatibili.

L’architettura
Il carattere frammentario del contesto, determinato non solo dalla compresenza casuale di singoli elementi “forti” (strada extraurbana, fiume, grandi edifici industriali, primaria viabilità urbana) ma anche dalla condizione tipica delle frange esterne urbane prive di ogni disegno ordinatore, richiede un intervento conciso, unitario nelle soluzioni estetiche, rigoroso nelle scelte compositive, non dispersivo nelle scelte tecnologiche, e con proporzionato impatto formale per segnalare adeguatamente sia l’insediamento commerciale in quanto tale sia una rinnovata qualità urbana a partire proprio da una delle principali “porte” alla città di Bastia Umbra.

Delineati gli obiettivi, si è proceduto alla stesura di un progetto preliminare dell’intero edificato, come rappresentato nei grafici allegati, elaborando rappresentazioni bidimensionali di ogni edificio (planimetrie, piante, sezioni, prospetti) e tridimensionali (con viste d’insieme e particolari).
La caratterizzazione è data dalla regolarità delle geometrie di tutti i corpi di fabbrica, dalla sottolineatura formale delle funzioni ospitate, dall’uso di ampie superfici vetrate nell’involucro, dalle facciate schermate e protette da una copertura che aggetta con un unico elemento lineare, dalla caratterizzazione dello spazio espositivo (piazza coperta compresa tra gli edifici 1 e 2) con la previsione di una grande vela di copertura sorretta da fusti aggregati di esili pilastri di acciaio, dalla elevazione delle coperture rispetto agli edifici finalizzata all’alleggerimento visivo dell’impatto, dalla schermatura di tutti gli impianti opportunamente posizionati nello spazio creato tra le vele e il solaio piano di copertura.

Tipologie edilizie
Il progetto comprende la rappresentazione delle tipologie edilizie (che come tali indicano ed orientano le scelte architettoniche definitive ed esecutive concedendo possibilità di revisione) che prevede la realizzazione di tre edifici di cui l’edificio 1 e l’edificio 2 sono previsti in continuità e collegati mediante strutture di copertura (cfr la planimetria generale):
Edificio 1
Destinato ad ospitare un esercizio commerciale despecializzato in unica piastra posta al piano terra. E’ posto in stretta relazione con l’edificio n.2 con il quale condivide una piazza esterna attrezzata e protetta. All’interno: negozio di vendita, laboratori, servizi di confezionamento, magazzino; quest’ultimo è posto in posizione strategica rispetto agli ingressi veicolari per i carichi pesanti ed è dotato di un adeguato spazio esterno di carico e scarico.
Edificio 2
Destinato ad ospitare un esercizio commerciale di media superficie e di vicinato posti al piano terra; al primo piano possono essere collocate attività artigianali di servizio. Eventuali attività di pubblico esercizio potranno essere indifferentemente posti al piano terra (usufruendo di pertinenze esterne) o al piano primo (usufruendo di ampi terrazzi che si affacciano sulla piazza sottostante). Con l’edificio 1 sopra descritto condivide la piazza esterna coperta.

Edificio 3
Destinato ad ospitare attività di pubblico esercizio (anche ristorative organizzate con la tipologia del fast food con servizio alle auto) in unica piastra al piano terra, posto in posizione separata dai primi due edifici per garantire la diversificazione sia degli accessi sia degli orari di funzionamento. La particolare collocazione, inoltre, pone questa attività in continuità con il verde attrezzato del quale costituisce primario servizio.

[…]
Le aree esterne
Gli spazi esterni sono concepiti prevedendo il massimo accorpamento delle aree scoperte in modo da ottimizzare le funzioni del tessuto connettivo e soprattutto le zone di parcheggio alle quali sono dedicate ampie superfici, con una forte caratterizzazione ottenuta con la messa a dimora di vegetazione, anche con alberi d’alto fusto, a vantaggio della qualità complessiva del sito e dell’ombreggiamento degli stalli.
La fascia posta lungo la via IV novembre, potrà avere sistemazione con adeguati pendii di raccordo tra la quota interna e quella stradale, tutti inerbiti e alberati, per caratterizzare il percorso pedonale e ciclabile e per valorizzare il sito della “Fonte Moncioveta”.

La porzione di verde pubblico da dedicare a grande terminale del parco fluviale sarà oggetto di specifico progetto da elaborarsi successivamente alla determinazione dell’Amministrazione Comunale di dare attuazione a tale intervento.
[…]

Quadro degli effetti socio-ambientali previsti in conseguenza del nuovo insediamento e di quelli già calcolati per i progetti Franchi ed ex Deltafina

Da documento 30222_13_37-integrazione-rapporto-ambientale-vas-PARTE-2-settembre 2014

Planimetrie, immagni e fotosimulazioni

Vista frontale degli edifici 1 (a sx) e 2 (a dx) con la piazza interclusa
Vista ravvicinata della vela e dei fusti aggregati dei pilastri
La piazza, la vela e le pensiline, i fusti aggregati dei pilastri, i volumi tecnici in copertura
Vista del collegamento verticale costituito da scale e rampe per disabili
Vista della piazza coperta tra gli edifici 1 e 2
Vista della piazza coperta tra gli edifici 1 e 2 dalle terrazze che si affacciano sulla piazza
Vista dell’edificio 3 via IV Novembre
Vista dell’edificio 3 via Silone/Rivierasca
Vista della Fonte Moncioveta
Vista dell’insediamento da angolo nord-ovest piano erboso retro edificio 3

Scarica qui sotto i documenti di progetto selezionati