• Dom. Apr 28th, 2024

Demolizione del silos Petrini: maggioranza favorevole, PD, M5S e Raspa contrari

DiProgetto Bastia

Dic 3, 2023

Progetto Bastia si appresta ad affrontare nel prossimo numero del magazine, un tema di cui è da lungo tempo a conoscenza, ma che non ha ancora affrontato per mancanza di informazioni ufficiali:
la demolizione della torre e del complesso industriale del mangimificio Mignini-Petrini.

Ora il tema è stato ufficialmente affrontato nell’ultimo consiglio comunale del 30 novembre (u.s.) e da questo momento l’associazione si impegna a mettere a disposizione tutte le informazioni che potrà reperire affinché ognuno possa formulare un suo giudizio su un tema che riteniamo di importanza primaria per il futuro della città, alla stessa stregua, di tutti gli argomenti finora trattati.
L’espletamento di questa attività di documentazione consentirà a Progetto Bastia di esprimere il proprio parere in merito.

Il video del solo punto del vincolo sul Mangimificio all’ODG della seduta del Consiglio

Video estrattao dalla registrazione integrale del Consiglio Comunale del 30/11/2023 – https://www.youtube.com/watch?v=4xs7uOrlQxo&t=12898s

Nel consiglio comunale citato si trattava, all’ultimo punto, l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza, sull’ apposizione del vincolo della Soprintendenza dell’Umbria, sullo Stabilimento Spigadoro Petrini.

La lunga vicenda della riqualificazione dell’area industriale più antica della città prende avvio circa 4 anni fa fino alla segnalazione, da parte della proprietà, dell’inizio dell’attività di smantellamento totale del complesso industriale, senza ulteriori indicazioni di riedificazione. A seguito di questo, attraverso svariati pareri e relazioni di progettisti, enti, commissioni e tecnici comunali si approda all’attuale vincolo (ottobre scorso) fondato sul riconoscimento del sito come “ …elemento identitario connotante fortemente il contesto urbano di Bastia Umbra con il suo skyline …” oltre che sul “ …suo rilevante interesse storico-artistico…“ sancito dal suo inserimento nel Censimento Nazionale delle Architetture italiane del secondo novecento promosso nel 2018 dal Ministero della Cultura.

A questa disposizione si è opposta l’intera maggioranza che nel rilevare come un tale provvedimento determini la privazione della capacità di programmazione della città, dà mandato alla Giunta di adoperarsi per la rimozione del vincolo in tutte le sedi opportune.

Hanno espresso voto contrario alla rimozione del vincolo il PD, il Movimento 5 Stelle e il consigliere Raspa, opponendo ragioni in linea con il giudizio espresso dalla Sovrintendenza ed anzi ravvedendo in questo un’opportunità per una riqualificazione dell’area orientata a funzionalità pubbliche al servizio dei cittadini.

Foto di Luca Tesei da https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=4352