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I pini in ambito urbano e le caratteristiche della vegetazione del territorio di Bastia Umbra

DiCarlo Sportolaro

Lug 1, 2023

Questo articolo è stato redatto nel marzo 2023 e viene pubblicato nel n° 5 di Progetto Bastia.
Nasce come una specie di intervista all’agronomo Carlo Sportolaro, per iniziare ad affrontare, da parte di Progetto Bastia, il tema del Patrimonio e dell’ambiente naturalistico del territorio comunale.
Viene pubblicato in questo numero in quanto gli argomenti trattati sono del tutto pertinenti con il tema monografico in esso sviluppato.

I pini in ambito urbano

Domanda
Nel nostro comune è ricorrente il problema di esemplari di alberi che costituiscono la caratteristica di molte vie della città e quasi sempre si tratta di pini. Questo spesso suscita perplessità nella cittadinanza ed è per questo che ti chiediamo di darci una breve spiegazione sulle caratteristiche delle piantumazioni di pini in ambito urbano e su eventuali sistemi che possano tutelare insieme l’incolumità dei cittadini (rispetto alla caduta di rami), la viabilità (manto stradale, marciapiedi, servizi ecc..) e il verde storico.

Risposta
In generale tutti i pini della viabilità comunale si evolvono secondo il naturale portamento della specie. Nelle pinete naturali i rami si abbassano fino a toccare il suolo e cadono progressivamente. Ciò non provoca alcun danno. In ambiente urbano gli esemplari sono sottoposti a potature iniziali che orientano la chioma verso l’alto per permettere il passaggio dei veicoli e a spalcature progressive che tendono a innalzare la chioma sempre più nel corso dei decenni. Già verso i 30 anni di vita non è raro che la chioma verde si trovi a un’altezza oltre i 15 m e pini più vecchi hanno chiome alte anche 30-40 metri. Ciò determina sollecitazioni notevoli in caso di vento forte anche non eccezionale.
In via Roma sono rimasti solo 2 esemplari di pino monumentale alti circa 40 metri, la cui conservazione dipende da opportuni interventi.
L’apparato radicale dei pini tende a sollevare l’asfalto poiché le radici si espandono lateralmente in superficie alla ricerca di aria.
La soluzione consiste nell’evitare di impermeabilizzare il suolo.

Per gli esemplari esistenti occorre predisporre pavimentazioni permeabili basate su sopporti puntiformi che permettano lo scambio idrico e gassoso con il suolo, evitando cemento e asfalto.
Le soluzioni tecniche ci sono.

Le caratteristiche rilevanti della vegetazione nel territorio bastiolo

Domanda
Ci puoi ora dare una breve rappresentazione di come viene classificato in termini scientifici il territorio di Bastia dal puto di vista della vegetazione naturale.

Risposta
Il territorio del comune di Bastia Umbra è completamente pianeggiante, e per fattori antropici storicizzati e per attività recenti, non è dotato di superfici con copertura boschiva estesa. L’insieme della vegetazione (fitocenosi), arborea e mista, riconducibile a bosco, è presente esclusivamente negli ambiti delle ripe in corrispondenza dei corsi d’acqua principali, (Fiume Chiascio, Torrente Tescio), mentre i corsi d’acqua secondari sono pressoché privi di vegetazione ripariale.

Lo stato attuale della vegetazione è fortemente condizionato da attività antropiche prolungate, tuttora in corso, costituite da agricoltura intensiva, modificazioni degli alvei per fini di mantenimento della funzionalità idraulica, presenza di strutture zootecniche estese o di fabbricati e manufatti diversi a ridosso degli ambiti fluviali, anche nelle fasce di rispetto, espansione delle aree urbane e dell’abitato sparso, con scarsa attenzione alla conservazione della vegetazione naturale e delle specie arboree tutelate dalle norme vigenti.
Perfino alcuni tratti di aree demaniali, censite in catasto come area fluviale, sono state abusivamente alterate e a volte recintate da privati.

Figura 1– estratto di mappa catastale sovrapposta a mappa satellitare (fonte: WMS Catasto Agenzia delle Entrate – Google Satellite)

I fattori sopra elencati sono le cause principali del degrado e della scomparsa di gran parte della vegetazione ripariale nel territorio comunale. Gli elementi residuali sono attualmente costituiti da masse arboree fortemente alterate, ridotte a filamenti addossati agli argini naturali o artificiali, con copertura scarsa e presenza diffusa di specie aliene invasive (Robinia spp., Ailanthus spp) o di conifere non originarie del territorio (Cupressus arizonica).

Figura 2 – veduta di esempio di fitocenosi ripariale degradata allo stato attuale

Inoltre, a parte sporadici casi, anche la modalità di gestione ordinaria delle aree verdi urbane e delle aree demaniali adiacenti ai corsi d’acqua principali, per finalità di manutenzione e mantenimento della funzionalità idraulica, non è stata finora orientata al ripristino o alla conservazione dei complessi boschivi, né al miglioramento delle caratteristiche della rete ecologica locale. Nel complesso la vegetazione naturale nel territorio comunale è ridotta in condizioni critiche.

Figura 3 – veduta di esempio di fitocenosi ripariale residua in tratti di intervento di manutenzione spondale
Figura 4 – veduta di esempio di fitocenosi ripariale fortemente alterata in presenza di manufatti e attività agricola sconfinante in area demaniale

Date le condizioni sopra esposte, gran parte delle zone con vegetazione residua ricadenti negli ambiti identificati dal vincolo boschivo regionale, hanno copertura arborea o caratteristiche di ampiezza non coerente con i requisiti di classificazione previsti dalla normativa vigente, (ampiezza superiore a 20m, copertura arborea superiore al 20%) e pertanto un eventuale accertamento formale evidenzierebbe la non assoggettabilità a vincolo boschivo per la quasi totalità delle superfici degli ambiti fluviali attualmente identificate dal vincolo regionale.

Integrazione Rete Ecologica Locale
Sul territorio comunale di Bastia Umbra sono rilevabili varie superfici adiacenti e a contatto alle aree ripariali, appartenenti al demanio dello stato, in quanto un tempo costituenti gli alvei fluviali o superfici pubbliche adiacenti. Tali superfici sono attualmente destinate ad usi agricoli, di parco urbano, abbandonate o soggette ad usi diversi, spesso impropri e/o illegittimi da parte di privati.

Fig. 5

Le suddette superfici potrebbero costituire un prezioso elemento, previsto dalla normativa vigente, per il rafforzamento dei corridoi ecologici esistenti o il ricollegamento di frammenti identificati dalla Rete Ecologica Regione Umbria (RERU), ed inoltre potrebbero costituire un corretto orientamento alla gestione sostenibile delle aree verdi limitrofe ai fiumi, integrando ad esempio le molteplici funzioni delle aree verdi e dei parchi urbani con quelle di tutela dei corridoi ecologici e della biodiversità.

Sarebbe utile per qualsiasi progettista e/o pianificatore che l’amministrazione fosse orientata all’individuazione degli elementi da includere nel progetto della rete ecologica locale, dando seguito con azioni concrete a tale orientamento.

Carlo Sportolaro

Dottore agronomo, esperto ambientale e sistemi GIS