28 – agosto 2023 – Diffida del Comitato Salviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni al comune di Bastia Umbra
27 settembte 2023 – La risposta alla diffida da parte della Dirigente Settore Urbanistica e edilizia
31 ottobre 2023 – La precisazione ulteriore da parte della Dirigente Settore Urbanistica e edilizia
20 novembre 2023 – Risposta alla precisazione del 31 ottobre
09 aprile 2024 – Nuova diffida
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Analisi del problema dell’abbattimento dei Pinus pinea
nell’area di v. San Francesco a Bastia Umbra
di Paolo Ansideri.
I. Dichiarazione dei valori di riferimento
Valore storico-paesaggistico-culturale
I viali alberati dell’area Viale Umbria – Viale Giontella rappresentano, per quella zona di Bastia Umbra, un elemento connotativo e identitario del paesaggio storico urbano.
Valore ambientale
Le alberature sono fonti di beneficio ambientale nella città, in quanto a ossigenazione, mitigazione delle temperature, contrasto all’inquinamento atmosferico ecc..
Valore naturalistico
La funzione di riequilibrio svolta dallo spazio naturale nei confronti dello spazio costruito rappresenta un fattore determinante per la qualità del rapporto sociale e culturale dei cittadini con l’ambiente di residenza.
In virtù di questi valori Progetto Bastia si oppone all’abbattimento dei pini previsto dalle riqualificazioni delle vie S. Francesco, Marsala e Manzoni ed avendoli sempre presenti sviluppa questa analisi critica sui due documenti cardine del progetto: la Relazione Tecnica Generale (del progetto definitivo e di quello esecutivo) e la Relazione principio DNSH (non arrecare danno significativo)
Il testo prosegue nel file PDF da scaricare qui sotto
Comunicato stampa sulla presentazione della Diffida presentata il 28 agosto 2023
Il 12 giugno l’amministrazione di Bastia Umbra ha presentato il progetto di riqualificazione arborea e pedonale dell’asse V. Giontella-v. S. Francesco e di manutenzione straordinaria delle vie limitrofe Marsala e Manzoni in cui è previsto, ad eccezione di v.le Giontella, l’abbattimento di tutti i pini esistenti (22).
Da allora si è andato formando il Comitato cittadino Salviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni, promosso dall’associazione Progetto Bastia, che ha voluto approfondire il tema dal punto di vista tecnico, scientifico e legale per opporsi alla decisione dell’amministrazione giudicata grave ed irreversibile in quanto lesiva del patrimonio storico, paesaggistico e ambientale collettivo.
Sulla base di questi principi valoriali si è costituito il comitato Salviamo i Pini di v. S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni che ha presentato lunedì 28 agosto, tramite l’avvocato Gabriele Boschi, per conto dei primi 111 firmatari, formale diffida nei confronti dell’amministrazione per “sospendere immediatamente la realizzazione dell’intervento così come previsto nelle parti in cui si prevede l’abbattimento delle alberature protette.” La PEC è stata recapitata anche alla Centrale Unica di Committenza dei comuni di Assisi, Bastia Umbra e Cannara
Le motivazioni addotte dall’amministrazione muovono fondamentalmente dal rilievo del pericolo causato dal dissesto stradale, provocato dall’apparato radicale, per cui viene ravvisata come unica soluzione l’eradicazione totale di tutti gli esemplari di Pinus Pinea. Nel contempo viene dichiarata la volontà di non procedere ad alcun reimpianto per l’eccessivo numero di alberi presenti almeno in v. S. Francesco dove convivono tigli e pini.
La diffida, entrando nel merito della normativa che regola la materia, ha contestato la decisione dal punto di vista della legge regionale che consente sì l’abbattimento di specie protette, come il Pinus pinea, solo in caso di “pubblica utilità o incolumità”, ma aggiunge che questo è concesso “… previo sopralluogo che accerti l’impossibilità di soluzioni tecniche alternative”.
Ebbene le ricerche effettuate sul territorio nazionale hanno evidenziato innumerevoli tecniche capaci di garantire viabilità sicura e salvaguardia delle alberature, applicate in alcuni casi esemplari tra cui la vicina via Los Angeles, a Santa Maria degli Angeli, i viali di Roma e Latina, Riccione, Trieste, Cavallino Tre Porti e per finire il lungomare di Lignano Sabbiadoro, dove nel 2016 il gruppo di lavoro Alle Radici dell’Albero, composto da dottori agronomi e forestali, ha messo in sicurezza 350 pini in una zona sottoposta alle sferzate della Bora, ricevendo numerosi premi e articoli in riviste specializzate.
Altra scelta arbitraria e non consentita dalla legislazione regionale è la dichiarazione di non voler procedere ad alcun reimpianto, quando anche su questo la legge è tassativa: “Le autorizzazioni [all’abbattimento, causa pericolo, di specie tutelate] … rilasciate dall’ente competente … sono subordinate al reimpianto di esemplari appartenenti a specie indicate nel regolamento di attuazione”
Ultimo nodo di contestazione riguarda la normativa europea che in tema di fondi PNRR, da cui attinge il progetto Giontella-S. Francesco, prevede l’obbligo tassativo del rispetto del principio “non arrecare danno significativo all’ambiente” (DNSH) secondo sei obiettivi (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, riduzione dell’inquinamento, protezione e il ripristino della biodiversità, ecc.).
Anche in questo caso la letteratura scientifica e gli studiosi consultati hanno dimostrato, numeri alla mano, come un simile progetto di eliminazione di una massa vegetale così consistente comporti una diminuzione significativa di produzione di ossigeno, di capacità di assorbimento di CO2 e di elementi inquinanti, un incremento delle temperature per la sparizione degli ombreggiamenti e l’annullamento dell’effetto di frazionamento della pioggia temporalesca. Per la biodiversità è ancor più paradossale l’affermazione della sua protezione quando viene eliminata la massa vegetale, notoriamente habitat di specie botaniche e animali.
Il comitato chiede quindi all’amministrazione che il progetto venga riconsiderato rispettando i principi della Sicurezza della viabilità, dell’integrità e tutela del Paesaggio, dell’Ambiente e dell’identità storica dei viali oggetto della riqualificazione.