Articolo scritto il 08/11/22
I progetti in sintesi. Nel video tutte le immagini
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Le fonti: Archivio arch. Adriano Brozzetti
La pavimentazione di Piazza Mazzini
Nel 1987/88 viene ultimata la nuova pavimentazione lapidea, tratto da Porta Firenze fino ad incrocio con via Roma, progettata con disegni geometrici dallo studio RPA di Perugia. Direttore dei lavori l’arch. Adriano Brozzetti.
Nel 1997/98 l’arch. Brozzetti progetta il completamento dell’intera piazza fino a p.zza Cavour/Porta Bettonese e via Roma fino a Porta Romana.
Si prosegue con lo stesso criterio di decorazione geometrica precedentemente utilizzato da RPA.
Il piano per il recupero del centro storico del capoluogo
A fine articolo la documentazione completa da scaricare
“L’immagine ideale dello spazio pubblico corrisponde al luogo della città che dà origine e permette la convivenza collettiva. Poiché l’arte è riscritta soprattutto attraverso il presente, occorre contrastare l’idea della riproduzione dei luoghi così com’erano in passato, non rinunciando al ruolo propositivo dell’architettura con soluzioni nuove, mirate, che andranno ad arricchire la città stessa.”
Nel 2001 il Comune di Bastia incarica l’arch. Brozzetti di redigere un Piano attuativo per il recupero dell’intero centro storico della città. Il piano non verrà approvato.
Questi punti salienti dello studio.
Analisi dello stato attuale del centro storico: il disordine urbano
A Bastia vige un disordine urbano generalizzato riferibile alla viabilità, alle architetture, ai luoghi di uso pubblico, agli spazi di aggregazione sociale. Nella città, pur ricca di servizi, di luoghi, di spazi, di attività, non esiste una omogeneità di collegamento e interrelazione tra le sue parti.
L’immagine complessiva di Bastia è di una città moderna, ricca e disordinata, ma priva di qualsiasi elemento attrattivo dal punto di vista storico e artistico, che ha abbandonato l’unico luogo di richiamo al suo passato.
Gli interventi edilizi eseguiti negli ultimi cinquanta anni appartengono temporalmente a due fasi distinte.
La prima intorno agli anni 50-60 che ha generato delle ferite profonde, difficilmente rimarginabili, con interventi che hanno deturpato la vecchia Bastia. Il maggior danno è stato prodotto sicuramente dal “palazzo Lucaroni” in Piazza Mazzini e dalla costruzione dei “negozi” al posto degli orti nel tratto di collegamento tra la piazza stessa e Piazza Cavour.
Ma anche altre costruzioni quali la “nuova chiesa”, il “palazzo Franchi”, il “palazzo d’angolo tra via Clitunno e Piazza Mazzini”, la stessa sede del “Municipio” hanno contribuito notevolmente a compromettere una immagine storica di Bastia che, seppur nei suoi limiti storico-artistici, vantava un patrimonio quantomeno equilibrato e caratteristico.
Occorre pertanto concentrare gli sforzi sul recupero delle zone più interne, al fine di poter far vivere integralmente tutto il centro e soprattutto sviluppare e promuovere l’insediamento di attività commerciale e di servizio in queste zone.
L’obiettivo del piano: recupero integrale del centro e sua riqualificazione urbanistica
Il nucleo fondamentale del piano è che tutta la zona centrale sia prevalentemente pedonale.
In questo senso quindi il suo recupero va inserito in un’ottica che investe geograficamente un’area più vasta di quella in cui insiste il nucleo storico.
Tutta la zona compresa tra via Veneto, via Roma, via Firenze e via della Rocca sarà chiusa al traffico e una serie di percorsi pedonali coperti e scoperti saranno inseriti all’interno del centro.
Altri percorsi pedonali metteranno in comunicazione la zona del centro con le altre zone, creando un sistema di collegamenti tra la prima e le altre aree (via Roma, giardini pubblici, scuole, Bastia 2, centro fieristico, rivierasca, percorso verde, aree di parcheggio).
Per quanto riguarda l’assetto urbanistico, la città deve indirizzarsi verso un completamento e una riqualificazione delle aree già urbanizzate, cercando di limitare nuove espansioni.
Recupero di spazi urbani: il ruolo delle piazze
Oltre alla piazza principale è necessario creare ulteriori spazi pubblici, anche con interventi di demolizione, finalizzati ad una rivalutazione igienico-funzionale degli edifici esistenti, collegati con spazi e luoghi anche al di fuori dell’attuale perimetrazione del centro.
L’obiettivo è quello di creare all’interno del centro una serie di spazi pubblici, piazzette, alcune anche coperte, che consentano un uso sociale e funzionale ed una migliore vivibilità degli edifici che li circondano.
Le piazzette e le piazze esistenti dovranno essere correlate tra loro da una serie di percorsi pedonali e porticati, in modo tale da creare un percorso pedonale che metta in comunicazione tutti i luoghi della città.
Davanti ai negozi siti tra p. Mazzini e Piazza Cavour, vecchi orti, si prevede di realizzare un portico utile sotto il profilo funzionale ed estetico: servirà come elemento riequilibratore della forma irregolare attuale; sarà utile per creare un percorso coperto di collegamento diretto tra p. Mazzini e il municipio; servirà a mascherare le attuali facciate dei negozi che creano un impatto visivo notevole.
Riordino del sistema viario e dei parcheggi
La viabilità va riordinata, creando un anello intorno al centro, più periferico di quello esistente, utilizzando chiaramente i tracciati stradali attuali.
Questo primo livello di viabilità consentirebbe di limitare il notevole traffico di via Veneto, che oggi funge da barriera, eliminando pertanto questo elemento di rottura tra il centro e la zona circostante.
L’anello viabile dovrebbe interessare via Roma, via Firenze, la rivierasca, via Gramsci, via IV novembre e viale Umbria; all’interno di questo perimetro la viabilità dovrebbe essere di tipo secondario, ad uso specifico, in modo da garantire in tutta la zona una maggiore vivibilità pedonale e ciclabile.
L’attuale accesso a via Veneto verrà riproposto in fondo al parcheggio di p. Togliatti, per garantire una coesione ed un collegamento diretto tra il parcheggio ed il centro.
Tutta la zona della circonvallazione sarà ridefinita con la creazione di un marciapiede e la revisione delle zone destinate a parcheggio.
Per quanto riguarda i parcheggi, si prevede di realizzarli a doppio livello: uno in superficie e l’altro interrato. In particolare tra gli altri si prevede di realizzare un parcheggio interrato in p. Togliatti (400 posti auto) e una via sotterranea in corrispondenza di Via Veneto. I parcheggi in totale garantirebbero 888 posti auto.
Armonizzare facciate, infissi e finiture
Per alcuni degli edifici già citati in precedenza, all’origine dell’eclatante squilibrio del fronte architettonico dell’intera piazza, si prepone di mitigarne l’impatto con la creazione di controfacciate, con lo scopo di migliorarne l’aspetto estetico e di ristabilire l’armonia col tessuto circostante.
Un numero elevato di edifici presentano finiture esterne quali serramenti in alluminio anodizzato, tapparelle in plastica, balconi in cemento armato e in generale di tutti quegli elementi che sono in palese contrasto con l’ambiente del centro storico. Si propone quindi l’adozione di strumento operativo in grado di armonizzare tutto ciò che compone la scena urbana.
La documentazione da scaricare