Non si può capire il Piano Regolatore Generale (PRG), se non si capisce lo slittamento che ha subito dal 1942 in qua, anno della sua istituzione con la Legge n. 1150.
Nel 1942 il PRG poteva ben essere l’unico strumento che governava il Territorio, anche se la stessa legge aveva previsto un sistema di pianificazione cosiddetto “a cascata” (Piani Territoriali di Coordinamento “regionali”).
Oggi il PRG è diventato uno strumento ibrido, dove a fianco alle scelte programmatiche e pianificate del comune, devono convivere degli obiettivi e dei tematismi che vengono da lontano e che il PRG deve recepire o di cui deve comunque tenere conto. Questa introduzione fornisce anche una lista dei vari documenti programmatori, pianificatori e regolamentari.
L’immagine è un ritaglio tratto da: Sistema Archivistico Nazionale del Ministero della Cultura, Assisi (PG), Piano regolatore generale e Piani particolareggiati di attuazione, Giovanni Astengo, 1955-1966, Disegno con la planimetria del piano d’assieme della città di Assisi entro le mura, tratta dal periodico «Urbanistica», 1958, 24-25
Scarica qui sotto il testo integrale dell’articolo in pdf