“le alberature di bastia sono in proprietà pubblica dei cittadini e non dell’ente comune, che è solo un gestore che deve custodire i beni di tutti”
Il parere del Prof. Paolo Maddalena su come evitare l’abbattimento dei pini a Bastia Umbra
“Occorre fare una diffida al Comune con la quale gli si intima di non procedere all’abbattimento dei pini. È necessario spiegare che le alberature di Bastia sono in proprietà pubblica dei cittadini e non dell’ente comune, che è solo un gestore che deve custodire i beni di tutti. Lo afferma l’articolo 42 della Costituzione, che distingue la proprietà pubblica del popolo, che è illimitata dalla proprietà privata che ha il limite della funzione sociale, nonché gli altri limiti previsti dalla legge. In caso di inosservanza, o mancata risposta nei termini fissati nella diffida, 15 giorni, si deve adire il giudice ordinario per ottenere una sentenza che affermi il diritto dei cittadini. Legittimati a agire sono cittadini singoli o associati ai sensi degli articoli 2, 3, 118, quarto comma, della Costituzione.
È opportuno che ricorra anche una Associazione ambientalista riconosciuta.”
Come abbiamo ricevuto il messaggio
Il 24 luglio Paolo Ansideri ha scritto nel gruppo Facebook “Stop Taglio Alberi Italia” il post sotto riprodotto nel quale Progetto Bastia chiedeva suggerimenti e consigli, a tutti coloro che in Italia avevano lo stesso problema, su quali attività mettere in atto per riuscire a preservare i pini dal progettato abbattimento.
Nei giorni successivi hanno risposto moltissimi comitati e singoli cittadini da tutta Italia, sia su FB che tramite messaggistica privata.
È su quest’ultimo mezzo che tre rappresentanti di tre associazioni romane, Anna Catalani dell’Associazione Salviamo le Riserve, Jacopa Stinchelli del Comitato Villa Glori e Margherita Capanna del Comitato Emergenza Natura, hanno trasmesso ad Ansideri il suggerimento del prof. Maddalena espresso in un chat di soggetti impegnati nella difesa ambientale nella città di Roma, precisando che: “Questo messaggio lo ha scritto Paolo Maddalena, costituzionalista, proprio per voi.”
All’esplicita richiesta di autorizzazione alla pubblicazione, il prof. Maddalena ha dato il suo consenso rimarcando la continuità di quanto espresso con le sue pubblicazioni in materia e che sotto trascriviamo.
Nota biografica
Paolo Maddalena, entrato nella Magistratura della Corte dei Conti nel 1971, è stato nominato vicepresidente della Corte Costituzionale il 10 dicembre 2010. È stato riconfermato nella stessa carica dal 6 giugno al 30 luglio del 2011 avendo prima ricoperto l’incarico di presidente tra il 30 aprile e il 6 giugno.
Bibliografia sui temi ambientali
- Responsabilità amministrativa, danno pubblico e tutela dell’ambiente, Rimini, Maggioli, 1985.
- Danno pubblico ambientale, Rimini, Maggioli, 1990.
- L’ambiente valore costituzionale nell’ordinamento comunitario, in Il processo costituente in Europa. Dalla moneta unica alla cittadinanza europea, a cura di Marco Mascia e Antonio Papisca, Bari, Cacucci, 2000.
- La giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia di tutela ambientale, in Energie rinnovabili e compatibilità ambientale, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2009. .
- Il diritto dell’ambiente. Una riflessione giuridica sulla difesa ecologica del pianeta, Napoli, La scuola di Pitagora, 2012.
- Il territorio bene comune degli italiani. Proprietà collettiva, proprietà privata e interesse pubblico, Roma, Donzelli, 2014..
- Il diritto all’ambiente. Per un’ecologia politica del diritto, con Franco Tassi, Napoli, La scuola di Pitagora, 2019.