• Mer. Apr 24th, 2024

Concept
Studio Stadivarie. Il progetto essenzialmente si basa su due capisaldi strutturali: la coesistenza in stessa sede di percorso veicolare e ciclabile, con conseguente istituzione di limite di velocità a 30 km orari e la ricomposizione della pavimentazione dell’intero asse secondo un disegno unitario che uniforma aree pubbliche e private in senso trasversale, ma secondo una sequenza di diverse tipologie di copertura prospettando un alternarsi di slarghi o piazzette. Si creeranno così zone di sosta con una piazza centrale all’altezza della scuola Don Bosco.
Concorso idee 2009. A parte l’intento generale di incentivazione di una mobilità lenta (ciclo-pedonale e riduzione di velocità automobilistica) gran parte dei progetti prospetta per via Roma il superamento dell’idea di semplice infrastruttura stradale per approdare ad una visione di luogo di socialità e incontro.

Il confronto tra il progetto Stradivarie e il progetto Lattaioli
Nel confronto degli elaborati è risultata evidente la coincidenza di soluzioni di fondo tra i progetti Stradivarie e Lattaioli.
In entrambi è determinante l’idea della trasformazione dell’asse carrabile in un sistema di piazze contraddistinte dall’uso di diversi materiali di pavimentazione che si alternano tra loro. I materiali utilizzati sono gli stessi (porfido, calcestruzzo e asfalto) e in entrambi i casi è prevista la riduzione della larghezza stradale e della velocità e le quote delle sedi veicolare e ciclopedonale sono azzerate da Stradivarie e in Lattaioli coincidono per larghi tratti.
I percorsi pedonali sono contrassegnati da strisce pedonali la cui interdistanza è variabile nel caso Stradivarie (lo stesso passo delle recinzioni private)

prog. Stradivarie, area San Rocco, alternarsi di pavimentazione asfalto, calcestruzzo, porfido e asfato stampato
prog. Lattaioli, area San Rocco, alternarsi di pavimentazione porfido e asfalto
prog. Stradivarie, strisce su aree pedonali
prog. Lattaioli, strisce su aree pedonali

Viabilità
Studio Stradivarie. Il mandato progettuale dell’amministrazione è limitato alla sola via Roma, e questo comporta la conseguente ristrettezza progettuale, fino al punto di da far coincidere sede veicolare e ciclabile.
Concorso di idee 2009. Tutti i progetti del concorso di idee pensano la mobilità integrata (veicolare e ciclopedonale) con una scansione di circuiti secondari a senso unico, nell’ottica di ottimizzazione dei flussi e riduzione della congestione che comprende anche il centro storico e tutte le vie traverse, come da mandato di gara: “L’area d’intervento individuata dall’Ente è la sede viabile di Via Roma, comprese le banchine e i marciapiedi di proprietà pubblica, ma potranno essere coinvolte anche le traverse di Via Roma. ..”

Area Carrabile
Riduzione larghezza carreggiata.
Studio Stradivarie. Prevista fino a 7 mt.
Concorso di idee 2009. La riduzione era già stata prevista in 7 progetti (Lattaioli, Barilaro, Franchi, Battistelli, Ronca, Coletti, Calderoni)
Riduzione velocità
Studio Stradivarie. Istituzione di “Zona 30”, massimo 30 km orari
Concorso 2009. Lattaioli riduzione a 40 km orari, Battistelli riduzione da 50 a presumibilmente 40 km. h.

Area ciclabile
Studio Stradivarie. Nella stessa sede veicolare
Concorso di idee 2009. Nessun progetto prevede la stessa sede per auto e cicli. In modo diverso la pista si snoda ai lati della carreggiata. L’arch. Elisabetta Franchi rileva nel suo progetto la pericolosità di allora per gli utenti in bicicletta di dover transitare nelle stesse corsie delle vetture.

Area pedonale
Studio Stradivarie. Posizionata alla stessa quota dell’area carrabile
Concorso di idee 2009. L’arch. Lattaioli prevede la stessa quota per area carrabile e pedonale/ciclabile nei punti in cui i percorsi si uniscono a formare le piazze.

Parcheggi
Studio Stradivarie. L’unico intervento riguarda i parcheggi della scuola elementare riposizionati sul lato stradale
Concorso di idee 2009. Tre progetti (Barilaro, Franchi, Battistelli) prevedono traslazione degli spazi esistenti, mentre il progetto Ronca, all’interno di un progetto urbanistico-architettonico radicale (piani d’acqua con prospicienti micro-architetture, sede carrabile parzialmente interrata, ecc.) prevede anche parcheggi interrati.

Verde
Studio Stradivarie. L’intero progetto di verde urbano è pensato in stretta relazione con gli edifici che si affacciano sulla via modulandosi per nascondere zone di servizio, evidenziare facciate di pregio o arredare con alberature e aiuole.
Concorso di idee 2009. Tutti i progetti prevedono in modo diverso un uso accessorio e decorativo della vegetazione ad eccezione di Patalocco che ne prevede un uso sociale con orti di uso collettivo posizionati in via Galvani.

Acqua
Studio Stradivarie. Non si sono reperite nel progetto fontane decorative o potabili
Concorso di idee 2009. Sono previste fontanelle di acqua potabile solo nei progetti Barilaro, Franchi, Migliorati e Lattaioli. Il progetto nel quale l’acqua assume una valenza centrale è il progetto Ronca, nel quale la composizione di larghi specchi d’acqua e micro-architetture ricopre l’intera area da v. Veneto a viale Giontella a memoria dell’antica palude che circondava i primi insediamenti umani sul pianoro emerso.

Opere d’arte e arredo
Studio Stradivarie. Non è prevista nessuna opera o intervento artistico. Le stesse aree pedonali, contrassegnate dalle strisce trasversali, recano il minimo segno grafico dato dalla riproduzione a terra dell’interdistanza esistente tra gli elementi verticali delle vicine recinzioni private. La stessa minimalità vale per dissuasori pedonali, per le transenne pedonali riutilizzate e solo riverniciate e per le bacheche per affissione semplicemente sostituite con altre uguali e nuove.
Concorso idee 2009. In almeno sette progetti su 10 l’arte, la progettualità architettonica ed il design rivestono un’importanza fondamentale nella riqualificazione dell’asse urbano di via Roma.
Il disegno su misura della seduta-fioriera (“sasso attrattore”) diventa il punto centrale di aggregazione delle piccole piazze nel progetto Barilaro e modello di riferimento per tutti gli altri arredi urbani, il progetto Franchi prevede spazi dedicati per mostre e Migliorati pensa tutto lo spazio come una vera e propria Galleria d’arte all’aria aperta con zone e pensiline dedicate per esposizioni rinnovabili.
Patalocco prevede un potente restyling artistico dell’area vasta che include viale Umbria e Giontella dove il colore rosa shocking ricopre la torre del serbatoio idrico, il Palazzetto dello sport, sedute, pali per illuminazione e cestini per rifiuti conformandosi al rosa della pietra del Subasio usata per la pavimentazione. Non manca una riproduzione artistica dell’Arcangelo Gabriele posta sulla rotonda di v. Gramsci.
Calderoni nella stessa sede posiziona un totem artistico a scala urbana.
Infine lo stesso progetto Lattaioli è disseminato di zone d’arte, arredi e accessori disegnati secondo una progettualità pensata specificamente per il luogo: dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino all’aera della rotonda di via Gramsci trasformata in area monumentale, passando per totem segnaletici, pensiline attesa bus.

Sostenibilità sociale e ambientale
Studio Stradivarie. È prevista una pista per non vedenti
Concorso di idee 2009. Sono previste in alcuni progetti piste per non vedenti, didascalie in braille e accessi facilitati per barriere architettoniche. Per la sostenibilità ambientale dall’insieme dei progetti si traggono indicazioni per l’autosufficienza energetica dell’opera con impianti fotovoltaici più o meno complessi, la raccolta di rifiuti con sistema pneumatico sotterraneo (Franchi), raccolta, depurazione e riutilizzo delle acque piovane (Ronca), utilizzo di materiali fonoassorbenti e riduttori dell’inquinamento da gas di scarico.

Convenzione pubblico privato
Studio Stradivarie. Il progetto non prevede interventi nelle proprietà private
Concorso di idee 2009. Il rapporto strutturale tra aree e proprietà pubbliche e private è di fatto il nodo progettuale con cui tutti i professionisti, anche se non per tutti esplicitamente, si sono dovuti confrontare. A questo proposito il tema è messo in evidenza da soli 3 progettisti che propongono joint venture tra pubblico e privati (Battistelli e Falcinelli) o una convenzione tra i due soggetti con interventi a carico dell’amministrazione anche nelle zone private contando su un comune miglioramento sia della qualità degli spazi proprietari che di quello collettivo (Lattaioli)