Otto piazze. Dall’Italia e dal Mondo

In questo articolo pubblichiamo una rapida carrellata di otto piazze realizzate negli ultimi 20 anni e i cui progetti, vincitori di altrettanti concorsi internazionali, portano la firma di importanti nomi dell’architettura e dell’arte: Superkilen a Copenaghen (BIG, Superflex, Topotek1), L’Ombrière a Marsiglia (Norman Foster), Piazza Eleftheria a Nicosia (Zaha Hadid), Piazza Verdi a La Spezia (D. Buren, G. Vannetti), Las Setas a Siviglia (Jürgen Meyer), Roter PLatz a San Gallo (C. Martinez, Pipilotti Rist), Urban Light a Los Angeles (Chris Burden), Nierika a Guadalajara (Boa Mistura)

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Copenaghen, Superkilen

Nazione, città: Danimarca, Copenaghen
Nome dell’opera: Superkilen – Luogo: quartiere Nørrebro
Progetto – prog. architettonico: Bjarke Ingels Group (BIG), prog. Paesaggistico: Toptek1, consulenza artistica: Superflex (collettivo artistico) – Fine lavori: 2012
L’intervento: Nel 2007 il progetto è risultato vincitore del concorso internazionale indetto dalla municipalità di Copenaghen. Il quartiere di Nørrebro era una zona di scarso valore urbanistico, abitata da immigrati di diverse nazionalità che il progetto ha inteso riqualificare urbanisticamente e socialmente. L’area è costituita da una striscia sottile a forma di cuneo (Kilen) che i progettisti hanno diviso in tre parti contraddistinte da colori: la Piazza Rossa (pavimentazione in cemento anti-urto), il Mercato Nero (pavimentata con asfalto e caucciù anti-urto alternata a fasce bianche in pietra a creare un disegno artistico) e il Parco Verde. L’intera area è concepita come una grande installazione a cielo aperto in cui sono rappresentate le 57 comunità residenti tramite oggetti provenienti dai rispettivi paesi d’origine. Più avanti il video del viaggio dei progettisti in 5 paesi di origine con alcuni residenti per il recupero degli stessi.
La pista ciclabile a due corsie è la spina dorsale dell’’intero sito. Tra le richieste dell’amministrazione comunale vi era anche quella di un’area per lo sport e le attività all’aria aperta oltre che per la sosta e per il gioco dei bambini.
Fonti: big.dk; superflex.net; www.topotek1.de; archidiap.com
Crediti foto: big.dk; superflex.net; www.topotek1.de; archidiap.com; arquitecturaviva.com; classiccopenhagen.blogspot.com; www.4cities.eu; dereco.de; onthegrid.city; www.burri.world; the.akdn; www.publicspace.org; siviaggia.it

Marsiglia, l’Ombrière du Vieux-Port

Nazione, città: Francia, Marsiglia
Nome dell’opera: L’Ombrière – Luogo: Porto vecchio
Progetto: Foster+Partners, Norman Foster (capogruppo). Collaboratori al progetto, Michel Desvigne paesaggista, Tangram Architects, Ingerop Mediterranee, AIK Yann Kersale – Fine lavori: 2013
Materiali: acciaio inox e acciaio inox specchiante.
L’intervento: il Porto vecchio di Marsiglia è stato dichiarato dall’Unicef Patrimonio dell’Umanità. Nel tempo è diventato inaccessibile ai pedoni ed alla vita della città. Nel 2013 Marsiglia fu nominata Capitale Europea della Cultura e per l’occasione venne varato dalla Metropoli Aix-Marsiglia Provenza un progetto generale di rigenerazione urbana. In questo ambito fu ricompreso anche il Vecchio Porto, con l’intento di restituire le banchine allo spazio civico, creando nuovi luoghi informali per spettacoli ed eventi e rimuovendo il traffico per creare un’area pubblica sicura e semi-pedonale. La riqualificazione ha previsto la sostituzione degli impianti tecnici e le rimesse per barche sulle banchine con nuove piattaforme, club house sull’acqua, padiglioni di diverse dimensioni per eventi, mercatini e occasioni speciali, tra questi, a Quai des Belges, il bordo orientale del porto, la grande lama di acciaio inossidabile riflettente.
Fonti: www.fosterandpartners.com
Crediti foto: www.fosterandpartners.com; www.miesarch.com; www.archilovers.com; www.structuralweb.it; tourisme-marseille.com; www.youtube.com/@architecturetour

Nicosia, Piazza Eleftheria

Nazione, città: Cipro, Nicosia – Luogo: Piazza Eleftheria
Progetto: arch. Zaha Hadid Architets – Fine lavori: 2021
Storia del sito: Nicosia è divisa in due zone separate da una recinzione militare, detta “linea verde”: la zona meridionale, che è capitale della Repubblica di Cipro, e quella settentrionale, che è capitale della Repubblica di Cipro del Nord, riconosciuta solo dalla Turchia. Le antiche fortificazioni veneziane separano la città vecchia dai quartieri moderni. Piazza Eleftheria, ricadente nella zona della Repubblica di Cipro, è adiacente alle mura veneziane circondate da un fossato che corre lungo il perimetro della città antica.
L’intervento: Il progetto, vincitore di un concorso internazionale indetto nel 2005, pone il fossato come principale spazio pubblico della città, creando intorno a questo e su questo una serie di luoghi di ritrovo interconnessi, aree ricreative e strutture culturali. Sono stati sostituiti i parcheggi esistenti e le aree inaccessibili del fossato con aree di esclusivo uso pedonale inserendo connessioni tra un livello superiore e uno inferiore in un percorso costituito da zone di sosta, aiuole e vasche d’acqua, sentieri alberati.
Fonti: worldarchitecture.org
Crediti foto: www.zaha-hadid.com; in-cyprus.philenews.com; www.dezeen.com; divisare.com; www.globalconstructionreview.com; www.led-linear.com; worldarchitecture.org

La Spezia, Piazza Verdi

Nazione, città: Italia, La Spezia – Luogo: Piazza Verdi
Progetto: artista Daniel Buren, arch. Gianni Vannetti (capogruppo), Christian Baglioni, Elena Ciappi, Claudio Dini, Cecilia Franchi – Fine Lavori: 2020.
Stato precedente: piazza carrabile – Iter progettuale: 2009 bando del concorso internazionale per un progetto imperniato sull’integrazione fra arte e architettura “per diffondere una “modalità progettuale atta a migliorare la qualità della vita nelle città e la formazione culturale dei cittadini”. Partecipanti al concorso 89 progetti con altrettanti artisti. 2010 aggiudicazione del bando. Di interesse il sistema di recupero delle acque dai tetti per scopi irrigui del verde.
Fonti: vannettiarchitetti.com, www.ilsecoloxix.it
Crediti foto: vannettiarchitetti.com; www.globalproject.info; Ministero della Cultura; www.lamarrana.it; www.archilovers.com; www.exibart.com

Siviglia, Las Setas de Sevilla, Plaza de la Encarnacion

Nazione, città: Spagna, Siviglia
Nome dell’opera: Las Setas de Sevilla, Metropol Parasol (I finghi di Siviglia, Ombrellone metropolitano) – Luogo: Plaza de la Encarnaion
Progetto: arch. Jürgen Meyer (capogruppo), Andre Santer, Marta Ramírez Iglesias. Consulenza ARUP – Fine lavori: 2011
Materiali: legno di pino finlandese rivestito di poliuretano impermeabile, traspirante e flessibile; cemento.
Stato precedente: 1832 – sede Mercado de la Encarnacion, 1973 demolizione del Mercado e sostituzione con strutture commerciali di durata temporanea e parcheggio fino alla recinzione dell’intera area come area di degrado, 2004 bando per concorso internazionale di idee per il recupero dell’area; 2006 inizio dei lavori; 2011 inaugurazione.
Descrizione: Si sviluppa su quattro livelli che si sviluppano a partire dal piano interrato, sede del museo archeologico, ospita un mercato contadino, numerosi bar e ristoranti, una sala spettocoli sotto e all’interno degli ombrelloni, una piazza sopraelevata e sulla sommità la terrazza panoramica con vista sulla città vecchia.
Fonti: jmayerh.de; setasdesevilla.com
Crediti foto: jmayerh.de; www.tvarquitectura.com; arquitecturaviva.com; www.designboom.com; www.tripadvisor.it

Roter Platz, San Gallo

Nazione, città: Svizzera, San Gallo
Nome dell’opera: Roter Platz, Stadt Lounge (Piazza Rossa, Salotto di città) – Luogo: Quartiere Bleicheli
Progetto: architetto Carlos Martinez, artista Pipilotti Rist – Fine lavori: 2005
Materiali: tappeto pavimentale in granulato plastico.
L’intervento: il progetto del salotto urbano della città di San Gallo è il vincitore di un concorso pubblico vinto dal team composto dall’architetto Carlos Martinez e dall’artista Pipilloti Rist, realizzato nel 2005. Il rivestimento del pavimento è in granulato plastico colorato che copre l’intera superficie dell’area pensata come un vero e proprio spazio abitativo all’aperto, per cui il rivestimento diventa un manto uniforme che si adagia su sedute, arredi, tavoli fino a diventare fontana o automobile per contrassegnare lo spazio di parcheggio. La materia del tappeto, gommosa, rende morbido al tatto l’ambiente, restituendo la dimensione della familiarità ed intimità domestica. Completano l’ambientazione le “lune fluttianti”, corpi luminosi sospesi su tiranti d’acciaio a colorazione variabile, che sormontano come lampadari le varie “stanze dell’abitato”: guardaroba, reception, salotto business ecc..
Fonti: carlosmartinez.ch; de.wikipedia.org/wiki/Stadtlounge
Crediti foto: www.youtube.com/@begolli; jworgit.blogspot.com; Ankawü, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons; Andreas Praefcke, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons; st.gallen-bodensee.ch; www.thisismysaintgallen.com, Clarissa Schwarz; modernottawa.blogspot.com

Los Angeles, Urban Light

Nazione, città: Stati Uniti, Los Angeles
Nome dell’opera: Urban Light – Luogo: Wilshire Boulevard, area d’ingresso del Los Angeles County Museum of Art (LACMA)
Progetto – artista Chris Burden – Fine lavori: 2008
Descrizione: Urban Light è un’opera d’arte urbana, composta da 202 lampioni, in 16 diversi modelli, disposti a reticolo. Le lampade provengono principalmente dalle strade della California meridionale, tra cui Hollywood, Glendale e Anaheim. Le 309 lampadine a LED sono alimentate ad energia solare e si accendono dal tramonto all’alba, regolate da un timer astronomico.
Fonti: en.wikipedia.org
Crediti foto: www.atlasobscura.com; fonti non identificabili

Guadalajara, Nierika

Nazione, città: Messico, Guadalajara
Nome dell’opera: Nierika – Luogo: sobborgo Infonavit Indipendencia (Infonavit è l’Istituto della Cassa Nazionale per la Casa dei Lavoratori)
Progetto – Collettivo artistico Boa Mistura, Madrid: Javier Serrano Guerra, Juan Jaume Fernández, Pablo Ferreiro Mederos, Pablo Purón Carrillo – Fine lavori: 2017
La storia del sito: Il sobborgo è abitato prevalentemente dagli Huichol, gruppo etnico nativo del Messico occidentale. Nella cultura Huicol la Nierika è una forma di arte spirituale che mette in relazione il presente con il passato e con il futuro. Si sviluppa nella tessitura di pezzi di filato colorato apposti su un supporto rotondo o quadrato, con la rappresentazione di simboli del mondo degli spiriti
L’intervento: è da questa suggestione che prende avvio il progetto di riqualificazione della piazza del sobborgo che applica la pratica Neirika, dell’arte multicolore, alle facciate degli edifici ed alla pavimentazione dell’area. La rappresentazione dell’incontro tra generazioni si manifesta nelle gigantesche parole “FUI, SOY, SERÉ” (ero, sono, sarò) inserite nei disegni colorati delle facciate. Al progetto ed alla realizzazione hanno partecipato i residenti del luogo.
Fonti: boamistura.com
Crediti foto e video: boamistura.com; Divisare ; Vetusta Morla